Quanto costa la pubblicità su Google?
Quanto costa la pubblicità su Google?
Google Ads è probabilmente il tormento n.1 di ogni marketer.
Al punto che, se dovessimo indagare sulle domande più cercate in rete, probabilmente nella top 3 troveremmo:
“Siamo soli nell’universo?”
“Che cosa ci facciamo sul pianeta?”
“Ma soprattutto….quanto costa una campagna Google Ads?”
Bella domanda.
A cui, in realtà, il più delle volte non viene data una risposta chiara e precisa.
Se siete stanchi dei soliti “dipende” e “valuteremo in corso d’opera” siete nel posto giusto: grazie agli anni di esperienza maturati all’interno di un’agenzia Google Partner ho deciso di chiarire l’argomento una volta per tutte, svelandovi punto per punto tutti i segreti delle inserzioni a pagamento su Google e come calcolare prezzi e budget.
Cominciamo!
QUANTO COSTA UN ANNUNCIO ADS: DIAMO I NUMERI
Quando si tratta di Digital Marketing nulla parla meglio dei numeri: vediamone quindi alcuni importanti:
- La spesa media annua di una PMI per gli annunci pubblicitari su Google si attesta su una forbice tra i 5 e i 15mila euro.
- Il Costo Per Click (CPC) medio per un annuncio Ads è di 1-2€, ma può essere anche inferiori per annunci su campagne Display
- I CPC più alti possono arrivare anche a sopra le 50€, ma si tratta di casi legati a settori altamente competitivi come quello assicurativo e finanziario.
A questo bisognerebbe poi aggiungere i costi di un’agenzia di web marketing specializzata per la gestione della campagna.
Lo so, molti di voi penseranno “Google Ads è un sistema libero: posso anche gestire la campagna da solo”.
Ma a meno che non siate a vostra volta marketer d’esperienza state in guardia: una campagna Ads mal gestita può rappresentare un vero buco nell’acqua per i vostri investimenti con un ritorno di investimento (ROI) pari a zero.
GOOGLE ADS: ANNUNCI PERSONALIZZATI
“Quindi Google Ads è una piattaforma dove chi ha più soldi vince: basta investire in un CPC più alto e il gioco è fatto”.
Ecco…no. Per nulla.
Pensateci bene: se le cose stessero davvero così, tra gli annunci pubblicitari vedremmo solo inserzioni di ricchissime multinazionali e top brand.
Eppure molte volte accade proprio il contrario…
Questo perchè Google Ads non costringe gli utenti a costi fissi inderogabili e non considera il CPC come unico parametro di successo, ma al contrario si tratta di una piattaforma altamente personalizzabile in base numerosi parametri.
Se dunque pensavate che per avere successo fosse sufficiente investire più soldi dei vostri concorrenti, beh, vi sbagliavate e di grosso.
Volete sapere perché?
Allora scopriamo insieme le regole di base del funzionamento di Ads.
GOOGLE ADS: COME FUNZIONA
Che ci crediate o no, ogni volta che fate una ricerca su Google un’asta su migliaia e migliaia di inserzioni si compie in pochissimi istanti.
Il risultato di quell’asta determinerà chi verrà visualizzato in prima posizione, chi in seconda o in terza….e chi non verrà visualizzato affatto.
Stupefacente vero?
La cosa più interessante però è che quell’asta non si basa, come saremmo portati a pensare, semplicemente sul concetto di puntata (il più alto vince), ma al contrario calcola un parametro più complesso: il così detto Ad Rank.
Tra le altre cose, l’Ad Rank tiene sì in considerazione il CPC, ma oltre a questo dà una grande importanza al Quality Score, ovvero il punteggio ottenuto dal vostro annuncio che viene valutato per:
- Pertinenza
- Bontà delle parole chiave
- Qualità del contenuto
- Qualità della pagina di destinazione
Ecco perché, proprio come in una gara automobilistica, in un confronto tra annunci non è assolutamente scontato che chi ha il motore più potente (CPC più alto) risulti vincente.
Un’ottima strategia basata su un mix di pertinenza, scelta delle parole chiave, qualità del contenuto e della pagina di destinazione potrebbe invece portarvi direttamente sul gradino più alto del podio.
GOOGLE ADS: COME VIENE GESTITO IL BUDGET GIORNALIERO?
Ahhh, ecco un errore tra i più comuni: le aspettative sul budget giornaliero.
Calcolarle sembrerebbe infatti piuttosto semplice: se ho un budget di 100€ al giorno e scelgo una parola chiave con un CPC massimo di un 1€, otterrò 100 click sul mio annuncio.
Beh, in realtà…non necessariamente.
Quando vogliamo comprendere come Google Ads gestisce il nostro budget dovremmo sempre ricordare che non stiamo operando in una logica di acquisto diretto (tipo ecommerce), bensì di asta.
Così un CPC massimo di 1€ non rappresenta la spesa necessaria per un click, ma al contrario il costo massimo che siamo disposti a sostenere per quel click.
Per farla breve, se il nostro competitor più agguerrito arrivasse a puntare 80 centesimi come CPC massimo per la stessa parola chiave, per superarlo Google ci addebiterebbe soltanto un centesimo in più della sua puntata, portandoci a una spesa complessiva di 81 centesimi per click anche se eravamo disposti a pagare fino a 1 euro.
Facile a questo punto comprendere perchè, rispetto alla previsione iniziale, potremmo scoprire di aver ottenuto molto più di 100 click.
Ma, potenzialmente, anche molti meno: infatti la formula funziona al contrario se i nostri competitor dovessero scommettere ben più di 1€ come CPC massimo.
In tal caso il nostro budget giornaliero verrebbe bruciato rapidamente ottenendo in definitiva meno click del previsto.
Il consiglio di un esperto? Concentratevi sempre sul budget complessivo dedicato alla campagna…ed evitate di rovinare il vostro sonno seguendo fluttuazioni giornaliere poco indicative.
ALTRI PARAMENTRI DELLE CAMPAGNE
Come abbiamo detto, Google Ads è un sistema altamente personalizzabile in base alle esigenze dell’utente.
Oltre al Costo Per Click infatti potremo ad esempio stabilire di programmare il nostro annuncio in base alla fascia oraria.
Pensate per esempio alle differenze tra un business B2C e uno B2B: mentre il primo troverà opportuno mostrare gli annunci principalmente nei weekend, la sera e in pausa pranzo, il secondo trarrà grande vantaggio dal mostrare la propria pubblicità durante la settimana lavorativa.
Il concetto potrebbe facilmente estendersi alle campagne per dispositivo: sempre seguendo l’esempio precedente, un’industria B2B verrà tendenzialmente visualizzata da un target di professionisti su computer desktop, mentre un pub o un locale verrà cercato dai clienti perlopiù su mobile.
A proposito di pub e locali, per queste e numerose altre categorie commerciali diventa fondamentale la funzione di geotargeting presente in Google Ads.
Un esempio semplice: perché dovreste sponsorizzare le vostre birre a Roma se la rete di vendita non va oltre Milano?
GOOGLE ADS: EMERGERE SUL WEB SENZA BUDGET FARAONICI
Sì, adesso potete tirare un sospiro di sollievo.
Abbiamo infatti visto Google Ads nei suoi principi fondamentali, e una volta compreso il funzionamento della piattaforma possiamo decretare una certezza: non servono necessariamente budget faraonici per far emergere il vostro annuncio.
Certo in alcuni settori (ad esempio farmaceutico, finanziario o giuridico) gli investimenti potrebbero essere più importanti. Ma d’altro canto dobbiamo ricordare che è l’intero business di quelle aree a muovere cifre più elevate.
Per le piccole e medie imprese, invece, niente paura: con un investimento strategico e l’aiuto degli consulenti esperti, il ritorno di investimento è assicurato
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