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Sei un Buon Marketer? Scopri se ti ritrovi in queste 10 caratteristiche

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Sei un Buon Marketer? Scopri se ti ritrovi in queste 10 caratteristiche

Tempo di lettura: 4 minuti

Da sempre lavoro al fianco di Marketing Specialist e Chief Marketing Officer: negli anni, il marketing si è evoluto e di pari passo sono cambiate le caratteristiche che rendono un marketer un buon marketer.

Ne ho individuate 10, che trovo imprescindibili e che per esperienza posso dire siano necessarie per portare un brand al successo grazie al marketing.
Quante di queste mi appartengono? Non sta a me dirlo, ma ecco la mia analisi.

1. Marketer = Solide capacità comunicative

Può sembrare scontato ma, credetemi, non lo è affatto. Il marketing si basa sulla capacità di comunicare il giusto messaggio al proprio target.

Per fare questo, sono necessarie solide capacità comunicative non solo
online, ma anche per iscritto e nella comunicazione verbale.
Ultimo ma non meno importante: capacità di public speaking e di presentazione sono un plus, perché facilitano la comunicazione non solo verso l’esterno (cioè verso il proprio target di clienti) ma anche verso l’interno (per presentare la propria strategia ai vertici aziendali, ai partner, ai collaboratori).

2. Capacità di analisi

Il buon marketing oggi prende decisioni basate sui dati e analizza le metriche correlate ad ogni campagna di web marketing B2B, tenendo sempre sotto controllo i KPI (Key Performance Indicator).
I software di automation e gli strumenti di analisi (Analytics in primo piano, ma anche molti altri) rendono esponenzialmente più semplice comprendere e misurare l’impatto di una campagna marketing.
Per questo un marketer oggi non può esimersi dall’essere di grado di utilizzarli, di leggere i dati e di interpretarli.

3. Conoscenza e comprensione dell’inbound marketing

Negli ultimi anni l’inbound marketing ha guadagnato sempre più terreno rispetto all’outbound marketing: anziché lanciare un messaggio al maggior numero di persone possibile nella speranza di intercettare anche i soggetti potenzialmente interessati, oggi si è compreso che è necessario attrarre il giusto target, convertirlo in lead, nutrirlo con le giuste informazioni e trasformarlo in Prospect (Sales Qualified Lead).

Per farlo, è necessario elaborare una strategia che si focalizzi su contenuti informativi e interessanti e naturalmente è necessario conoscere a fondo le dinamiche dell’inbound marketing.

4. Comprensione dei processi di vendita

Il marketing ha lo scopo ultimo di trainare le vendite, ed è quindi imprescindibile la comprensione di questi processi di vendita, delle necessità del cliente, delle sue richieste in fase di trattativa, di eventuali problemi o lamentele sorte dopo la vendita.

Tutte queste informazioni possono – e devono – essere utilizzate per affinare la propria strategia di marketing e per offrire sin da subito ai propri potenziali clienti ciò che loro stessi avrebbero domandato in seguito.

5. Utilizzo, almeno di base, dei fogli di calcolo

Nel marketing, oggi, le metriche da tracciare sono moltissime e devono essere tenuto costantemente sotto controllo (vedi il punto 2 di questo elenco). Proprio per questo l’utilizzo, almeno di base, dei fogli di calcolo (come Excel) è diventato indispensabile. Con una buona impostazione di un foglio Excel è più semplice tracciare e individuare picchi o cali di attività social, traffico verso il blog, successo delle CTA (Call To Action), posizionamento SEO e molto altro ancora.

6. Ottime doti di scrittura per il web e di storytelling

Anche questo punto potrebbe sembrare scontato, ma non lo è affatto. Chi fa marketing oggi deve saper creare uno storytelling efficace e deve essere in grado di riconoscere (se non di scrivere direttamente) un buon post per il blog, una landing page efficace, un contenuto informativo.
È su questi contenuti che, nella maggior parte dei casi, poggia una strategia di marketing efficace online.

7. Esperienza con le piattaforme digitali

Gli strumenti digital a disposizione di chi fa marketing sono in continua evoluzione e la loro importanza non ha mai smesso di crescere negli ultimi anni. Dai canali social (con funzionalità e regole sempre in evoluzione) fino alle applicazioni e alle piattaforme come Medium o Pulse: questi strumenti devono essere il pane quotidiano di chi si occupa di marketing oggi.

8. Esperienza nel digital advertising

Google Ads e remarketing devono essere i migliori amici di chi oggi si occupa di marketing. Un buon Marketing Specialist e ancor più un Chief Marketing Officer non si può più esimere dalla conoscenza di questa piattaforma, se non nella impostazione delle campagne almeno nella lettura e interpretazione dei dati.

9. Capacità di pensiero critico

Il buon marketing è molto di più della semplice condivisione di messaggio a un pubblico target: richiede invece una buona dose di pensiero critico per comprendere come e perché un messaggio risulta essere efficace, o più efficace rispetto ad un altro. Ed è proprio qui che la capacità di macro analisi e di pensiero critico viene in aiuto.

10. Apprendimento continuo

Il web oggi cambia alla velocità della luce, ogni giorno cambiano le regole di una piattaforma social, una nuova strategia si rivela efficace, un particolare tipo di ad viene messo a disposizione o modificato.

L’apprendimento continuo consente ad ogni marketer di restare sempre al passo con i tempi. Ma non è solo l’apprendimento verticale (cioè quello focalizzato su questioni specificamente legate al marketing) ad essere importante.
Per sviluppare pensiero critico, per comprendere le dinamiche di vendita e per migliorare in ogni altro ambito citato in questo elenco, è necessario anche una formazione orizzontale, che spazi verso altri ambiti per costruire una cultura digital più ampia e solida.

Professione Marketer: una piccola considerazione, per concludere

Non sto dicendo che un Chief Marketing Officer debba essere necessariamente un esperto di piattaforme digital, di Google Ads, di social media oppure che si debba occupare in prima persona della pubblicazione dei post o della creazione delle landing page.

Sto dicendo però che un buon CMO deve avere una buona conoscenza di tutti questi ambiti, per saper delegare in modo cosciente, supervisionare con un buon occhio critico e individuare i fattori di successo di ogni azione.

 

 

 


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