Come fare una newsletter aziendale perfetta ed efficace: le 3 regole base

Pietro Marilli
Ottobre 29, 2020
Newsletter aziendale

Nonostante l’avvento dei Social Networks e di altri mezzi di comunicazione, la newsletter è ancora oggi uno strumento di marketing molto utilizzato dalle aziende.

Tuttavia non sempre viene sfruttata in modo realmente efficace: siate onesti, quante newsletter da parte di altre aziende ricevete ogni giorno? E quante ne aprite?

La prima difficoltà sta proprio in questo: una newsletter potrà anche essere scritta benissimo, ma perderà la sua efficacia in partenza se per prima cosa non si fa nemmeno aprire.

L’oggetto di una newsletter è quasi più importante del contenuto stesso della comunicazione.

E soprattutto, quello che rende una newsletter aziendale davvero utile per il nostro business, è che il lettore venga convinto a compiere un’azione prefissata: aderire a un’offerta, scaricare un whitepaper, iscriversi a un webinar, etc…

Detto questo, quali sono le 3 regole per una newsletter aziendale perfetta?

Guarda il video o continua nella lettura dell’articolo!

L’argomento è vasto e sappiamo che ci sono interi saggi dedicati alla scrittura creativa e orientata ad obiettivi di business, ma l’esperienza maturata nella nostra agenzia SEO a Milano mi ha insegnato che ci sono 3 elementi che in una newsletter non dovrebbero mai mancare:

1. Un’immagine sorridente

A volte le immagini contano più del testo, perchè gli elementi visivi attirano maggiormente l’attenzione. Un’immagine positiva ha sicuramente un’impatto migliore sul lettore, crea empatia e invita al proseguimento della lettura.

2. Focalizzati sul problema / esigenza del cliente

Questo è l’errore più comune e che tutti tendono a commettere: inviare newsletter dove si parla esclusivamente dei propri prodotti o servizi, elogiandone i vantaggi. Sbagliato!
Non bisogna mai vendere qualcosa in modo diretto, piuttosto bisogna parlare del problema che il vostro prodotto o servizio risolve, l’esigenza che soddisfa nel vostro cliente.

3. Evidenzia la tua offerta nel PS

Ovviamente una parte commerciale ci deve essere, perchè quello che speriamo è che l’utente compia un’azione a tutti gli effetti, ma come detto in precedenza quest’offerta non deve essere la prima cosa ad assere letta (altrimenti il lettore potrebbe cestinare direttamente la nostra newsletter): il PS è il posto più adatto per agganciare un call to action.

Copy linkCopied!

Articoli simili

Le ultime notizie del settore, interviste, tecnologie e risorse.

Depositphotos 101022644 xl

Marketing alimentare B2B e HoReCa: strategie vincenti per far crescere la tua azienda

Indice dell'articolo Navigare le complessità del marketing B2B nei settori alimentare e HoReCa richiede competenze specifiche e un approccio strategico. In un mercato sempre più competitivo, distinguersi e raggiungere i decision maker giusti è fondamentale per la crescita. Questa guida completa è pensata per le aziende italiane del food & beverage e per i fornitori…
Scopri di più
Copywriter che utilizza ChatGPT

Chatgpt: un valido assistente per il copywriting nel B2B

Da quando, nel novembre 2022, OpenAI ha lanciato ChatGPT, rendendone note le capacità anche al pubblico dei profani, milioni di utenti si sono cimentati nel suo utilizzo applicandolo ai campi più disparati. In effetti l’AI generativa ha aperto nuove prospettive in diversi ambiti: dall’innovazione aziendale alla creazione di contenuti multimediali, dalla stesura di business plan a quella…
Scopri di più
Vedi tutti gli articoli

Solo lead qualificati, che ti scelgono davvero

Dal 2002 aiutiamo le aziende B2B a generare lead qualificati, ridurre gli sprechi di tempo e budget e creare vere opportunità di business.

Ezgif 2025