E’ possibile pubblicizzare all’estero un sito web?
E’ possibile pubblicizzare all’estero un sito web?
Soprattutto nel settore B2B accade che il made in Italy sia molto ricercato non solo entro i confini nazionali, ma spesso e volentieri anche all’estero in virtù dell’eccellente qualità dei nostri prodotti.
Non vi stupirete quindi di scoprire che una delle domande più frequenti dei nostri clienti è:
“Posso ottenere un buon posizionamento per il mio sito web in Europa e nel Mondo?”
Guarda il video o continua a leggere l’articolo!
La risposta è… Sì, certamente.
Cominciate da un’ottima strategia SEO per la versione italiana, pensate ad una buona alberatura di navigazione e fate un’eccellente keyword strategy, scrivete dei testi di qualità ed ottimizzate anche le immagini.
Ottenete un buon posizionamento per la lingua madre, poi aprite Google Translate, fate una bella traduzione automatica e… Otterrete un pessimo ranking per le lingue straniere.
Già, spiacente di tarpare le ali del vostro entusiasmo, ma il motivo alla base di questo risultato non all’altezza è piuttosto semplice da comprendere.
Per quanto infatti Google Translate sia migliorato notevolmente nel corso degli anni, non dobbiamo dimenticare che si tratta di uno strumento principalmente pensato per le traduzioni della vita di tutti i giorni (magari quando si è in vacanza all’estero).
Ben diverso è il discorso per i testi in ottica SEO, dove le più sottili differenze linguistiche possono fare la differenza nella scelta di una parola chiave, con risultati spesso determinanti per il posizionamento del sito web.
C’è quindi un primo step imprescindibile per una strategia SEO efficace anche al di fuori dei confini nazionali: disporre di traduzioni di qualità, a livello madrelingua.
Eventuali errori linguistici infatti non verranno valutati negativamente soltanto da Google, ma anche (cosa ben peggiore) dagli utenti. Pensateci bene: quanti di voi darebbero fiducia a un sito con diversi errori grammaticali o un linguaggio non appropriato?
Dopo aver controllato la perfetta efficacia delle nostre traduzioni, potremo quindi occuparci degli aspetti più tecnici.
C’è infatti un modo molto semplice per comunicare a Google che il nostro sito si riferisce ad una specifica area geografica: la scelta del dominio corretto.
Nomesito.it, .com o .de non sono infatti estensioni casuali date da Google a un sito web, ma al contrario sono precise indicazioni fornite a un motore di ricerca per collocare la sfera d’azione del proprio sito web in Italia (.it) Stati Uniti / Mondo (.com) o Germania (.de), e così via dicendo.
Fate attenzione a questo dettaglio, perché spesso e volentieri viene ignorato dalle aziende con risultati negativi per il posizionamento online.
Infine, abbiamo parlato di precise istruzioni da dare Google… Ma chi lo dice che il motore di ricerca primario sia sempre Google?
Questo è vero perlopiù in Europa e in America, ma non necessariamente altrove.
Se non vi siete mai occupati di posizionamento per siti web all’estero, sarete certamente sorpresi di scoprire che il motore di ricerca più usato nel mondo ha un ruolo del tutto marginale in Paesi come Russia o Cina, dove altri motori di ricerca (rispettivamente Yandex e Baidu) la fanno da padrone.
Russia e Cina: non esattamente economie di terz’ordine potenzialmente trascurabili…
Ecco perché il consiglio, in definitiva, è sempre lo stesso: affidatevi a un team di esperti per il miglior posizionamento su Google, che siano anche in grado di usare le tecnologie (strumenti di analisi, search console) di altri motori di ricerca come Yandex e Baidu.
Fatevi supportare nelle scelte di posizionamento e nella ricerca di un traduttore di livello madrelingua, lavorate in costante contatto con un’agenzia SEO… E il ranking internazionale ringrazierà!
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