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Intelligent Robot Assistant: minaccia o opportunità per la search?

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Intelligent Robot Assistant: minaccia o opportunità per la search?

Tempo di lettura: 4 minuti

Non molto tempo fa la sola idea che potessero esistere assistenti robot con intelligenza artificiale era fantascienza. Ma, grazie a Siri, Cortana, e Google Home, oggi non è più così, infatti questi nuovi “maggiordomi” sono presenti in tutti i principali smartphone e già anche in molte abitazioni.

Per esempio, Echo di Amazon, integrato con l’assistente Alexa, è stato lanciato nel Regno Unito lo scorso Settembre 2016 in almeno 1000 abitazioni, due anni dopo rispetto al lancio negli Stati Uniti,  avendo perso un pò di tempo a capire l’accento inglese.

Come con ogni nuova tecnologia, i CEO e i marketers dovranno capire che influenza avrà e come sfruttarla al meglio (o contenere gli eventuali danni).

Le query di ricerca vocale effettuate attraverso gli intelligent robot assistant prenderanno il posto delle ricerche su tastiera?

Ci sarà una riduzione delle visite sui nostri siti web, e in modo particoare per le knowledge-based queries?

La tecnologia di ricerca vocale cambierà il search marketing come lo conosciamo, o si aggiungerà semplicemente al mix di canali disponibili?

Di seguito le previsioni a riguardo dell’agenzia search inglese Found.

Cos’è un intelligent robot assistant?

L’intelligent robot assistant è un sistema algoritmico presente in uno smartphone o in una parte dell’hardware IoT (Internet of Things). La sua funzione è assistere gli utenti attraverso la comprensione delle loro query vocali e fornire loro un output – trovare un’informazione su internet o eseguire mansioni organizzative come segnare le attività su un calendario. Questo strumento è particolarmente utile quando non è possibile usare le mani, ad esempio per impostare il timer mentre stai cucinando o chiamare un amico mentre stai guidando.

Quando un utente fa una domanda, l’assistente personale – Echo/Alexa di Amazon, Cortana, Siri e Google Now – cerca su internet e fornisce la risposta.

In particolare Echo di Amazon può connettersi ad altri dispositivi abilitati nella tua casa e svolgere compiti per te, come accendere le luci e impostare il timer in cucina, tutto attraverso comandi vocali. Inoltre Echo è connesso anche a servizi fuori casa come Just Eat e Uber. Questo assistente personale usa l’intelligenza artificiale per migliorare continuamente l’esperienza utente: più lo usi, più sarà in grado di fare le cose per te.

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Come dovrebbero adattarsi i search marketer alla ricerca vocale?

Da sempre i search marketer si sono dovuti adattare ai passi avanti fatti dalla tecnologia e la ricerca vocale non è da meno. Per molti business sarà uno dei tanti canali disponibili all’interno del marketing mix, ma per altri potrebbe avere un impatto negativo.

Visto che la ricerca vocale si basa su risposte a domande di uso comune, come il meteo, gli orari dei treni o i tempi di cottura di un piatto, i siti che si basano su questo genere di contenuti per portare traffico al proprio sito, o anche siti come Wikipedia, potrebbero registrare un calo delle visite dovuto alla presa di posizioni del Knowledge Graph.

La fonte dei Knowledge Graph

Da qualche tempo ormai, Google sta fornendo risposte alle query di uso comune e discorsive nei box di risposta del knowledge graph sulle pagine dei risultati di ricerca. Molti search marketer hanno sfruttato il knowledge graph e ottimizzato il proprio contenuto per apparire per le query di uso comune. Infatti, chi riesce a comparire qui, aumenta la percentuale di click anche se non è ben posizionati per quel termine.

La crescita della ricerca vocale continuerà a promuovere le “query discorsive”. Si tratta di query di ricerca strutturate come una frase, non più di una o due parole. Per fare un esempio, sarà “Qual’è il termine ultimo di iscrizione alla scuola elementare?” piuttosto che “termini iscrizione scuola elementare”.

In questa direzione, i search marketer dovrebbero puntare ad adattare i loro contenuti per renderli più visibili agli intelligent robot assistant. Contenuti rilevanti che gli utenti della ricerca vocale potrebbero cercare, come gli orari di apertura, gli indirizzi, i programmi e le informazioni di base.

La ricerca su tastiera scomparirà?

È improbabile che le ricerche su tastiera si estingueranno a causa della ricerca vocale, come del resto il cellulare non ha intaccato le ricerche su desktop. In un prevedibile futuro le persone continueranno ad usare il desktop, i tablet e i cellulari per cercare informazioni, servizi e prodotti.

Anche se Amazon sta spingendo le persone ad usare Alexa per fare acquisti sul suo e-commerce, la maggior parte dei siti di vendita online non verrà danneggiato, perché i consumatori continueranno a voler vedere il prodotto e navigare tra le opzioni prima di procedere all’acquisto. Allo stesso modo, è prevedibile che anche i fornitori di servizi non perderanno la propria clientela a causa della ricerca vocale.

Gli intelligent robot assistant, come Google Now, forniscono i titoli delle notizie e altre informazioni rilevanti per gli utenti, ma non possono competere con i siti basati su informazioni approfondite. Infatti i siti di approfondimento e ricerca non vedranno diminuire i loro utenti a causa della ricerca vocale, visto che questo genere di pubblico non smetterà di leggere gli articoli per intero.

Qual’è il futuro del search marketing?

Anche se la ricerca vocale è destinata ad aumentare nei prossimi anni rimane al momento una parte minoritaria all’interno del search mix complessivo, dove la ricerca su tastiera continua oggi ad avere il primato.

Come ogni nuova tecnologia, anche la ricerca vocale cambierà e si svilupperà nel tempo. Col migliorare delle sue funzioni, sempre più persone la useranno per determinati tipi di ricerche: alcuni ne riconosceranno il valore e diventeranno utilizzatori abituali, altri preferiranno attenersi alle ricerche su tastiera.

I search marketers dovrebbero monitorare attentamente gli sviluppi della ricerca vocale e iniziare a testare quali siano le sue implicazioni. Tuttavia, in questa fase non è necessario fare grandi investimenti sulla ricerca vocale, dal momento che l’ottimizzazione per l’organico e gli annunci di ricerca a pagamento continuano a portare il maggior volume di traffico ad ottima qualità sui siti web.

Fonte:
https://www.found.co.uk/blog/intelligent-robot-assistants-search/#.WFuQwdThB49


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